

ASSOCIAZIONE CULTURALE “AMICI DEL CASTELLO ALFIERI”
L’Associazione culturale “Amici del castello Alfieri” è nata ufficialmente il 26 ottobre del 1991.
Riportiamo in proposito l’articolo di Renato Penna: IL  PAESE, anno 16, n°6, Novembre-Dicembre 1991, p.6.
    
    «Sabato 26 ottobre  alle ore 11 nella sala consigliare del Municipio ha ricevuto finalmente il suo  battesimo ufficiale, sancito da atto notarile, l’Associazione “Amici del  castello Alfieri”. Padrini illustri del neonato organismo sono stati i massimi  rappresentanti delle associazioni già operanti sul territorio maglianese, i  parroci delle due parrocchie e molti componenti dell’Amministrazione comunale,  cui appartiene la proprietà dell’imponente edificio seicentesco.
  L’ Associazione,  dotata di regolare statuto, si propone di promuovere il recupero, la  salvaguardia e la conservazione del castello dei conti Alfieri, attivando a tal  fine le più svariate forme di finanziamenti, per renderlo nuovamente “simbolo”  vivo e presente della realtà sociale di Magliano. L’edificio infatti, una volta  restaurato, verrà destinato a diverse iniziative artistiche e culturali che  possano favorire la crescita civile della popolazione e insieme promuovere una  sempre più diffusa conoscenza di Magliano Alfieri, al di là della ristretta  cerchia dei confini locali.
  L’Associazione si  dovrà impegnare innanzitutto a completare in tempi ragionevolmente brevi  l’allestimento del Museo di Arti e Tradizioni popolari curandone una gestione  intelligente che miri anche alla costituzione di un centro di studi del  patrimonio etnografico e storico-archeologico, che possa funzionare da motore  trainante di ulteriori ricerche collegate al Museo.
  L’attenzione degli  “amici” non dovrà essere dedicata unicamente al castello, ma dovrà allargarsi  anche ad altri edifici di rilevante interesse storico-artistico (cappelle  campestri, piloni votivi, palazzi, case coloniche, ecc.) perché il maniero  degli Alfieri non diventi una sorta di corpo estraneo all’interno di una realtà  desolata, ma il vero fiore all’occhiello di un paese che sappia mantenere un  suo aspetto architettonico integro e non snaturato.
  Come si può ben  vedere, dunque, le finalità dell’Associazione sono molteplici e per poterle  perseguire tutte con uguale efficacia si è costituito un Comitato esecutivo,  guidato dal Presidente, diviso in tre settori distinti per competenza: uno per  il recupero e il restauro funzionale del castello, un altro specifico per il  Museo e un terzo per il complesso delle attività culturali e di promozione  anche turistica.
  In attesa  dell’elezione da parte dell’assemblea dei soci, le differenti cariche previste  dallo statuto sono state affidate temporaneamente a: Carlo Sacchetto  (Presidente), Alfonso Rava (Vicepresidente per il restauro), Antonio Adriano  (Vicepresidente per il Museo), Patrizio Porta (Vicepresidente per le attività  culturali), Renato Cameran (Segretario) e Renato Penna (Tesoriere), con un  evidente predominio nella rappresentanza di membri dell’attuale Amministrazione  comunale, a testimonianza del forte impegno assunto in quest’importante opera  di tutela. Ma il Comitato esecutivo non deve essere altro che la punta  dell’iceberg di un movimento generale di interesse e di affetto verso il  castello Alfieri che deve riguardare tutti quanti, maglianese e non, hanno a  cuore le sorti di questo magnifico monumento e ciò che ha rappresentato per il  “vissuto” nostro e delle generazioni passate».
I soci fondatori dell’Associazione: Carlo Sacchetto, Alfonso Rava, Patrizio Porta, Renato Castello, don Guido Davico, Ernesto Somano, Cesare Giudice, Pasqualino Cassinelli, Raffaele Traversa, Flavio Traversa, Antonio Adriano, Luigi Carosso, don Gian Franco Marengo, Renato Penna, Renato Cameran, Stefano Vablais, Walter Cagnasso, Giacomo Abellonio.
Eravamo agli albori; nel corso degli anni nuovi giovani  maglianesi hanno aderito all’Associazione mantenendo fede agli iniziali impegni  di documentazione e tutela del patrimonio architettonico, artistico,  storico-archeologico e paesaggistico del territorio di Magliano, attraverso  iniziative realizzate in collaborazione con altre Associazioni maglianesi,  albesi e roerine, e con Enti e Istituzioni provinciali, regionali e statali.
    Il materiale d’archivio, in parte catalogato, in parte per  ora solo ordinato, è stato oggetto di ricerca per studenti universitari e  studiosi della cultura popolare contadina, nei suoi diversi aspetti.